I Conti Carcassola

 

Nel 1466 Galeazzo Maria Sforza donò, a Lucia Raverta di Mariano, parte della Martesana e i feudi di Mariano e Desio coi dazi del pane, vino, carne e dell'imbottato del vino e delle biade. L’imbottato è una tassa, imposta sui prodotti da tenere in recipienti o botti, cioè vino, grano, ecc., in vigore in Lombardia fino al 1760.

 

Nel 1496, i Procuratori del Duca Ludovico Maria Sforza cedono a Sebastiano Negroboni, detto il Missaglia " pro se et suis " il dazio sul pane, sul vino e sulla carne riguardante la Pieve di Seveso.

 

Dai Negroboni poi tali diritti sui dazi passano a Ottavio Porro e ai suoi fratelli, ai quali spetta, appunto, il dazio vecchio del pane venale di Barlassina e di tutta la Pieve di Seveso.

Misinto con Lazzate e Birago passano alla famiglia dei Biraghi e nel 1538 subentrano i Carcassola per tali riscossioni.

 

Infatti, quando Antonio Carcassola acquista il feudo di Seveso, col dazio dell'imbottato dell'intera Pieve per la somma di 14679,1,10 lire imperiali dalla Regia Camera, non gode solo il diritto sui redditi vari, ma esercita anche il potere civile e penale (detto criminale) ad esclusione dei decreti e delle cause di competenza del magistrato maggiore.

 

Il reddito annuo è di scudi 869 sul censo del Sale, tassato alle comunità di: Camnago, Barlassina, Lazzate, Misinto, Limbiate, Binzago, Seveso, Cogliate. Il Sale è la tassa che grava su ogni famiglia, la cui ripartizione era stabilita dal potere centrale e veniva ripartita su ogni comunità.

 

Non potendo i Carcassola versare la cifra totale richiesta, intervenne Bartolomeo Arese, il quale divenne comproprietario del feudo indiviso.

 

Nel 1626 si addivenne ad una divisione definitiva tra Giulio Arese e i fratelli Antonio e Ottavio Carcassola per la giurisdizione e il feudo della Pieve di Seveso. All'Arese, padre del conte Bartolomeo, toccarono: Seveso, Meda, Camnago, Barlassina, Cesano, Binzago, Limbiate, Mombello; ai Carcassola furono assegnati i feudi di Lentate, Camnago, Farga, Solaro, Copreno, Lazzate, Misinto, San Dalmazio, Ceriano.

 

I1 17 giugno 1626, poi, Filippo IV, Re di Spagna e Duca di Milano, eresse i territori di Antonio Carcassola a marchesato.

 

Nel 1648, assieme ai Carcassola, appaiono i Casnedi, a cui toccano in feudo alcuni paesi della Pieve di Seveso. Essi rimangono fino al 1787.

 

Un decreto del Regio Ducal Magistrato Camerale del 12 marzo 1782 registra l'assegnazione di Birago, Ceriano, Cogliate e Lazzate al feudatario marchese Francesco Maria Casnedi; Limbiate al Conte Gilberto Borromeo; Misinto e Solaro al feudatario marchese Don Antonio Carcassola.

Tutte le volte che si parla di San Dalmazio bisogna intendere la località di Cogliate.